2ème Bataille de la Marne Bligny - Iuglio 1918

2° CORPO D'ARMATA ITALIANO

Merci, au Lt Colonel Guiseppe Beccari qui nous a transmis ce texte.

La Battaglia della Marna combattuta al fronte francese fu l'ultima offensiva tedesca, perchè in questa disperata battaglia combattuta ad est ed ovest di Reims, il II° Corpo d'Armata ebbe compiti di particolare rilievo e con orgoglio gareggio in valore con il "Poilu" francese.

Contemporaneamente al II° Corpo d'Armata furono inviati in Francia circa 100.000 lavoratori militari e militarizzati che il governo francese aveva ottenuto dopo insistenti richieste per sopperire alla crisi di mano d'opera. La maggior parte di questi lavoratori (Truppe Ausiliarie Italiane in Francia T.A.I.F.) già menomate sui campi di battaglia italiani ritorneranno alla guerra impugnando le armi del lavoro e lasciando nei cimeteri francesi più di un caduto.

Il II° Corpo d'Armata era destinato a presidiare la profonda insaccatura che aveva il vertice a Château-Thierry e che si era formata tra Reims e Soissons, nella linea francese, e all'altezza di Bligny (montagna di Reims) sbarrava la valle dell 'Ardre. Il II° Corpo d'Armata difendeva Epernay ed il Gen. Pétain scriveva "Pour l'heure il s'agit de ne perdre aucune parcelle de terrain, exception faite, bien entendu, pour celui qui n'est que par des postes de surveille". Il II° Corpo d'Armata era incluso nella V^ Armata francese comandata dal Gen. Berthelot.

In attesa dell'offensiva tedesca il Gen. Albricci emanò il piano di difesa che prevedeva una linea di sorveglianza di piccoli capisaldi per eliminare azioni di sorpresa di pattuglie; una prima posizione (bosco di Vrigny, montagna di Bligny, parte occidentale del bosco "des Eclisses" e il villaggio di Champlat) da difendere ad oltranza; una posizione intermedia nel bosco Parqui Gran Savard, Onrenzy, bosco Commétreuil, Riermont e la montagna di Bligny che è una collina di 197 metri, ultima propaggine della montagna di Reims.

Considerata l'imminenza di una offensiva tedesca, la prima linea che doveva essere difesa ad oltranza, veniva considerata linea di avamposto mentre la linea di resistenza era la "Neuville au Larris, bosco del Courton e bosco di Reims". Il bosco "des Eclisses" era considerato un caposaldo e diffeso fino all'ultimo uomo, anche se circondato.

La battaglia intensa durò dal 15 al 24 luglio e le nostre perdite furono in quei giorni 9.334 uomini dei quali circa 4.000 caduti e oltre 4.000 feriti ricoverati negli ospedali. I combattenti in linea erano 22/24.000, cosicchè tra i morti e feriti si perdette oltre 1/3 della forza. In Francia le forze italiane furono complessivamente 131.000 e le perdite 14.870. Queste cifre testimoniano con eloquenza il valore col quale si batterono e resistettero le nostre truppe. La battaglia di Bligny è entrata a far parte delle pubblicazioni ufficiali estere con le seguenti definizioni: Inglesi - Battaglia della Marna 1918; Francesi - Battaglia di Reims; Tedeschi - Battaglia offensiva della Marna e Champagne.

Sul fronte dell'Ardre (fiume di 35 km.) e nella battaglia Valle dell'Ardre il Corpo d'Armata italiano aveva perduto precedentemente 282 Ufficiali e circa 10.000 uomini di truppa, 2 pezzi del raggruppamento Pesante Campale, 34 cannoni da 75, oltre 1.000 quadrupedi e una forte quantità di armi e materiali. Il tratto a sud-ovest di Reims era il più difficile del fronte francese e contro Bligny i tedeschi sferrarono un poderoso attacco per sfondare il fronte, che invece resistette. Il settore riva destra dell'Ardre era tenuto dalla 3^ Divisione e il settore riva sinistra dall'8^ Divisione oltre ad un Battaglione francese che occupava il bosco "des Eclisses". Fronteggiavano le truppe italiane una divisione bavarese, una prussiana e une di rincalzo ...

Alle ore 0.10 del 15 luglio una violentissima grandinata di proiettili di ogni specie e calibro, misti a quelli carichi di gas cadeva sulle nostre linee e verso le ore 4.00 le fanterie tedesche appoggiate da numerosissime mitragliatrici, precedute da lanciafiamme e carri armati iniziavano l'attacco. L'8^ Divisione pur opponendo disperata resistenza, cedeva terreno e ripiegava verso il Bois de Courton. Il nemico rompeva il fronte davanti al Bois des Eclisses ed il 20^ Reggimento fanteria venne separato dal resto della Divisione. Il 20^ resistette e riusci ad aprirsi una via tra le linee nemiche e a ripiegare a Marfaux. Il nemico, cosi valorosamente contrastato, progrediva a stento, ostacolato da reparti di retroguardia, che disputavano ogni palmo di terreno e riusciva solo verso sera a raggiungere Nappes da una parte e Bois de Courton ove la 40^ Divisione francese aveva dovuto ritirarsi. Il Gen. Albricci mandava al contrattacco i due Battaglioni di riserva e ordinava alla 3^ Divisione di ricollegare la parte settentrionale della 1^ linea con la 110^ Divisione francese. Determinante in alcuni momenti fu il II° Battaglione d'Assalto del Corpo d'Armata. Alle 14.30 il tedeschi lanciarono all'attacco una Divisione d'Assalto prussiana per conquistare Vrigny e il Bois de Petit Champ. La lotta per questi caposaldi divenne epica. La municipalità di Epernay offrì come omaggio e riconoscenza una bandiera a ciascuna unità.

Nella Valle dell'Ardre (11 giugno - 14 luglio) il Corpo d'Armata italiano aveva perduto altri 833 uomini di cui 45 Ufficiali.

Per il sopraggiungere della notte, i resti dell'8^ Divisione si raccoglievano su posizioni più arretrate per riprendere la lotta. L'8^ Divisione perdeva 162 Ufficiali e 6.100 uomini di truppa e quasi tutta l'artiglieria, ma il nemico era così esausto per le gravi perdite, che non aveva nessuna capacità offensiva. I tedeschi nella lotto sostituirono i combattenti con truppe fresche. Il Comandante della V^ Armata francese Berthelot metteva a disposizione del Gen. Albricci la 14^ Divisione francese, concentrandola presso Cormoyeux, le sorti della giornata mutarono e lo sfondamento del fronte che sembrava imminente, fu scongiurato.

Il Gen. Albricci era soddisfatto e il giorno 17 ordinava il contrattacco. Infatti la 3^ Divisione occupava Saint Euphraises e altre località. Alle ore 17 il Gen. Albricci ordinava l'inseguimento e la 3^ Divisione rioccupava Bois de Petit Champ e proseguiva nell'avanzata. Nel frattempo il Comando tedesco ordinava di procedere al ritiro delle proprie truppe a sud della Marna.

Il II° Corpo d'Armata proseguiva le azioni di guerra verso il Belgio sostenendo vari combattimenti e lasciando nei vari cimiteri numerosi caduti.

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